Chi siamo

La nostra comunità parrocchiale di San Severino nasce agli inizi degli anni ’60 per volere del Cardinal Giacomo Lercaro.

Il nostro primo parroco, Don Giancarlo Cevenini raccontava così l’avventura dei primi anni della nostra comunità…

 
Cardinale Giacomo Lercaro

Il 2 settembre del 1961 il nostro Cardinale annunciò ufficialmente, nel corso di un’udienza di Papa Giovanni XXIII, che io sarei stato parroco di una nuova parrocchia di Bologna. Nasceva così la nostra comunità parrocchiale, per la quale chiesi a Papa Giovanni una particolare benedizione.
A sei anni di distanza possiamo ben dire che la benedizione di Papa Giovanni e la protezione della Madonna, alla quale ho sempre affidato ogni cosa importante ed ogni difficoltà, hanno davvero accompagnato il cammino della nostra comunità parrocchiale, che è stata in questi anni anche umanamente una comunità pellegrina. Basti ricordare i tempi della cappella volante, della sistemazione in alcuni negozi, e del salone provvisorio che lasceremo fra poco.
Ora finalmente abbiamo la chiesa, quella definitiva, che è nata dall’intreccio misterioso e meraviglioso dell’azione della Divina Provvidenza con la generosità dei parrocchiani. Non è ancora completa in tutte le sue parti, ma l’interno è praticamente ultimato. L’esterno, soprattutto il prospetto principale, è incompleto, mancando i porticati, la grande pensilina e il campanile, che ne sono parte integrante.
Non sappiamo quando sarà possibile completare tutto il complesso perché il terreno è ancora del demanio: abbiamo però voluto ugualmente consacrare e inaugurare la chiesa, perché è questo l’atto che legherà per sempre la nostra comunità al Signore e la costituirà definitivamente come Chiesa di Dio.

Cardinale Joseph Frings
Cardinale Joseph Frings

Ho già detto quanta parte abbia avuto la Provvidenza, che si è valsa dell’azione generosa del Cardinale Joseph Frings, arcivescovo di Colonia, del nostro Cardinale e del Ministero dei LL.PP., ai quali va tutta la nostra riconoscenza.
Ma non posso non ringraziare tutti i parrocchiani, per lo slancio generoso con cui hanno seguito ogni iniziativa, ed alcuni amici fra i quali in particolare l’ing. Giuseppe Coccolini, direttore dei lavori, e l’ing. Giorgio Conti, calcolatore, il Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini e il Prof. Marco Marchesini che hanno prestato la loro opera con tanta generosità e disinteresse.
La chiesa di pietre è costruita ed in essa potrà radunarsi la nostra comunità. Il nostro cammino però non è terminato: è soltanto una tappa importante quella che abbiamo raggiunta, che deve darci forza per proseguire, soprattutto per proseguire ora sul piano soprannaturale.
Vi sono tante forze vive nella nostra comunità parrocchiale: occorre mettere ordine, prendere maggior consapevolezza ed attuare insieme, con coraggio e generosità, le prospettive delineate dal Concilio. Soltanto così renderemo viva la chiesa che stiamo per inaugurare, perché saremo noi « le pietre vive edificate sopra Cristo, per essere la Chiesa spirituale, il Sacerdozio santo che offrirà vittime spirituali gradite a Dio, per mezzo di Gesù Cristo ».

don Giancarlo Cevenini parroco
don Giancarlo Cevenini parroco

Don Giancarlo non si occupò solo della nascita della nostra famiglia parrocchiale, ma progettò e diresse in prima persona tutti i lavori di costruzione della chiesa e degli edifici

“L’idea fondamentale che mi ha guidato nel concepire e progettare la nostra chiesa è stata la seguente:dovevo costruire non « il tempio »,ma la Casa del Padre, la casa di tutta la famiglia parrocchiale.
Una casa è anche luogo di quiete, di agio spirituale, di riposo dalla fatica. E qui, in questo nostro quartiere affollato di pietre, in questa selva di fabbricati altissimi, ho voluto dare, al taglio, urbanistico della chiesa, il senso di una piccola oasi.” 

Don Giancarlo Cevenini